29.3.09

Noi italiani siamo dei coglioni

Oggi pomeriggio tappa d'obbligo in pinacoteca di Brera, ultimo giorno di prestito dei quadri di Caravaggio.
Fiera di essere studentessa in architettura non ho pagato l'ingresso (cosa che ho fatto pesare parecchio agli altri), il prezzo ridotto era di 7,50 euro e l'intero 10 euro, assurdo!!
La mostra si sviluppa lungo parte delle sale presenti nella corte della pinacoteca con esposizioni di quadri di epoche diverse; una delle sale era parzialmente dedicata a Caravaggio: 4 quadri provenienti da diverse collezioni in mezzo a una sala che ospitava altro.
L'ingresso nella sala di Caravaggio era a scaglioni temporali di 10 min: c'era il solo controllo all'ingresso non all'uscita, cosìcchè un sacco di gente rimaneva dentro di più e si sovrapponeva a quella prevista per i 10 minuti successivi. Il risultato era che le persone presenti all'interno erano molte di più di quelle che poteva contenere la sala e finiva che i 4 quadri li riuscivi a guardare di striscio e in lontananza. Ovviamente a un certo punto ti rompi i coglioni e te ne vai, comunque 10 min per vedere 4 quadri non sono pochi.
Parliamo dell'esposizione però, vergognosa, avevano a disposizione una bella sala rettangolare ampia, ma i quadri sono stati posizionati centrali, a semicerchio,rivolti verso l'interno, risultato: fuori dal semicerchio c'era una marea di spazio inutilizzato e vuoto, all'interno non si respirava.
A Roma per caso mi sono imbattuta in una chiesa in cui erano presenti due affreschi di Caravaggio e io, che non sono prettamente un'amante dell'arte figurativa, ne sono rimasta impressionata. La sua peculiarità è ben nota ed è la luce che emanano i quadri, qui non ho capito nulla, l'illuminazione terrificante impediva la buona visione delle opere, sembravano delle foto sovraesposte, la luce era troppa, mal posizionata (creava qualche ombra) e gialla..
Ma l'obrobrio non si fermava al caravaggio, il cristo morto del Mantegna era inguardabile, la luce troppo forte ammazzava il quadro che è abbastanza desaturato di colore e se non sai che quello è un capolavoro non lo vedi nemmeno. Per non parlare dei capolavori di Piero della Francesca e Raffaello, per fortuna questi avevano un'illuminazione decente, ma erano nella stessa aula, nella quale c'era anche una proiezione di spiegazione al quadro di raffaello: ancora una volta per vedere i quadri dovevi prendere a botte gli altri visitatori.
Finita la mostra ci siamo fatti un giro nell'accademia, giusto per curiosità, me la ricordavo malandata, ma questa volta mi ha proprio fatto impressione.
Giusto due note artistiche:
Il Caravaggio visto nei luoghi originali ha una forza espressiva notevole, lo consiglio
Morandi è proprio preciso, come ce lo si potrebbe aspettare dopo aver visto le foto che ha fatto nel suo studio Ghirri, da vedere, le foto, non i quadri.
Sironi devo dire che mi piace proprio, magari poi pubblico qualche scansione di foto dei quadri.
Il drappo del cristo morto è notevole, la prospettiva esagerata, ma dovrei riguardarlo meglio.
Il bacio di Hayez sembra una foto, di particolare rilevanza il vestito della ragazza.
Pala Montefeltro di Piero ha dei colori spettacolari, è limpida, pulita, chiara
Dallo sposalizio della Vergine mi aspettavo più pathos ma grande rispetto verso questo capolavoro.
Il canaletto è simpatico e carino.
La fiumana del Pellizza è forte ed è posizionata perfettamente alla fine di un corridoio sembra che ci si corra incontro.
A me l'arte sacra fa cagare..
Nota critica:
Se una qualsiasi cosa è studiata o nata per vivere in un luogo un motivo c'è.

3 commenti:

Luca Doldi ha detto...

Canaletto simpatico e carino... sembra uno dei sette nani :)

Bruno ha detto...

ecco, ora mi girano ancora le balle!

bruno

Bri ha detto...

lo so io bruno perchè ti girano le palle..perchè io sono entrata gratis e te no!!
Luca i quadri del canaletto visti dopo duecento mila ritratti di gente assurda risulta piacevole e leggero, forse proprio come vedere uno dei sette nani: un quadretto di dimensioni modeste di paesaggio!!